Se stai leggendo questo articolo, sicuramente ti sarai chiesto, almeno una volta, come mai studiare l’inglese sia così complicato, specialmente per noi poveri italiani. Dunque a cosa bisogna fare attenzione? E come studiare l’inglese nel migliore dei modi?
Sfatiamo subito un mito: la grammatica inglese, per un italiano, in realtà è parecchio semplice. Basti pensare al fatto che i verbi non vanno coniugati in base alla persona, non esiste il maschile e il femminile, non ci sono declinazioni come in tedesco e gli articoli sono veramente pochissimi. Anche i tempi verbali, rispetto alle lingue romanze, sono pochissimi! In inglese i congiuntivi non esistono!
Quindi in realtà, la grammatica inglese è decisamente più spoglia rispetto a moltissime altre lingue. This is surely great news, isn’t it?
le principali sfide nello studio dell’inglese
Dunque quali sono le sfide principali dell’inglese per noi italiani (e non solo)? Di seguito, un breve elenco di quelle principali.
La pronuncia: non è una lingua fonetica
La prima difficoltà risiede nel fatto che non sia una lingua fonetica.
Infatti, quasi nessuna parola inglese si scrive come si pronuncia e anche le stesse coppie di lettere, come per esempio “gh”, si leggono in maniera totalmente diversa a seconda della parola.
Il “gh” di “tough” ( /ˈtʌf/) e “rough” ( /ˈrʌf/) è completamente diverso rispetto al “gh” di “bough” “baʊ” e non ci sono delle vere e proprie regole per capire come pronunciare le parole. Bisogna semplicemente darsi tempo e imparare a pronunciare le parole volta per volta finché non ne avremo interiorizzato la maggior parte. Dobbiamo rassegnarci al fatto che a volte l’ortografia e la fonetica inglese “don’t make sense”. Questa è una delle sfide più grandi per gli studenti stranieri.
Lessico
Un’altra sfida che spaventa molti studenti italiani che si approcciano all’inglese è imparare il lessico. L’inglese, secondo l’università di Harvard e Google, conta più di un milione di vocaboli, incluse ovviamente anche tutte quelle forme arcaiche che sono ormai in disuso e le diverse varianti della stessa parola. Secondo Focus, invece, le parole correntemente usate sono circa 490 mila e 300 mila di linguaggio tecnico. Tieni conto del fatto che l’inglese, come ogni lingua, si evolve continuamente e nuove parole vengono create ogni anno, per cui è davvero difficile fare una stima precisa sulle parole correntemente usate.
Uno degli aspetti più sfidanti del lessico inglese è il fatto che una parola, a seconda del contesto, può avere anche più di 100 significati diversi! Un esempio? Take. Un verbo assolutamente basilare, potremmo dire un “jolly” che va bene in tantissime occasioni: ma sapevi che in realtà ha 127 accezioni? La traduzione più immediata e intuitiva per noi italiani è sicuramente “prendere”, ma… può voler dire anche portare via, accompagnare, pesca, retata, incasso, ripresa, punto di vista, registrazione, aderire, funzionare, assumere, occupare, catturare, costare, accettare, sedersi, ammettere, fregare, supportare e un milione di altre cose!
Words collocation
Un’altra sfida che gli stranieri devono superare è imparare a usare le words collocation. Queste sono assolutamente un’ancora di salvezza, e una volta che saprai come studiarle, il tuo lessico migliorerà a vista d’occhio.
Ma cosa sono esattamente?
Sono delle espressioni standard per definire qualcosa e sono composte sempre da un verbo e da un complemento oggetto. In pratica sono parole che vanno sempre a braccetto: ti consiglio di impararle sempre insieme, così da stimolare la memoria. Un esempio base e lampante è “to make a mistake”, non c’è nessun altro verbo che potresti usare in questo contesto: non puoi dire “to do a mistake”, è totalmente errato. Ti consiglio di imparare queste collocation verbs perché ti aiuteranno veramente tanto a non fare certi errori tipici degli italiani.
Phrasal verbs
L’ultima sfida che gli stranieri devono affrontare per poter diventare fluenti in inglese è sicuramente imparare a usare i phrasal verbs. Si tratta dei tanto temuti verbi frasali che distinguono un principiante da chi è veramente competente e fluente.
Ma cosa sono e perché fanno così paura?
I phrasal verbs sono verbi frasali, ovvero verbi che sono accompagnati da preposizioni e cambiano completamente significato rispetto al verbo originario. Ce ne sono veramente una quantità infinita e soprattutto ogni phrasal verb ha più significati (anche totalmente diversi) a seconda del contesto. Non c’è purtroppo nessuna regola per imparare a usarli.
Bisogna semplicemente memorizzarli e fare tantissima pratica. Io tuttora ne imparo quotidianamente di nuovi: non si finisce mai di imparare!
Si stima che siano circa 10.000, ma i significati possono essere più che doppi.
Ti faccio un esempio pratico: get off.
Ha due significati principali, uno è “scendere” (per esempio dal treno/aereo ecc) e l’altro è “togliere” (per esempio “togliere le mani di dosso da qualcosa”).
I will get off at the next train station (scenderò alla prossima stazione). Please, get your hands off those biscuits, they are for our guests! Come vedi lo stesso phrasal verb può essere usato in contesti estremamente diversi. Se vuoi approfondire questo argomento puoi leggere il mio articolo sui phrasal verbs qui.
In conclusione: l’inglese è facile o difficile? La risposta è: entrambe le cose.
quindi come studiare meglio l’inglese?
Riassumendo, l’inglese è una delle lingue più semplici da imparare fino ad un livello intermedio (B1-B2), proprio per la semplicità della grammatica, mentre invece è decisamente più complesso arrivare ad un livello madrelingua (C1-C2) proprio per le infinite sfumature dei phrasal verbs e del lessico in generale.
Ma niente paura, anche arrivare ad un livello molto alto è assolutamente fattibile con il metodo giusto e con l’insegnante giusta! Il modo migliore per studiare l’inglese e renderlo più semplice è infatti avere una guida esperta, che ti sappia accompagnare passo passo nell’apprendimento della lingua più parlata al mondo. Possibilmente con un metodo personalizzato basato sulle tue esigenze e le tue caratteristiche.
Decine e decine di miei alunni stanno facendo passi da gigante grazie al programma personalizzato che ho creato per loro. Non sono io a dirlo, ma loro stessi, come puoi leggere dalle mie recensioni qui.
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See you soon! 🙂